Archivio non condivisibile

Tutorial in inglese
CZIP X può creare archivi non condivisibili: gli archivi generati in un dispositivo dall’utente attualmente connesso non potranno essere decifrati su dispositivi diversi o da altri utenti del dispositivo in cui l’archivio è stato generato. L’operazione di decifratura, anche usando la passphrase corretta, fallirà sempre e potrà essere eseguita solo nel dispositivo d’origine e solo quandoè connesso al sistema l’utente che ha generato l’archivio. ATTENZIONE! L’uso di quest’opzione potrebbe comportare la perdita irrimediabile di dati e documenti importanti. La creazione di archivi cifrati non condivisibili fa uso di dati provenienti dalla configurazione hardware e software del dispositivo in uso e, pertanto, ogni eventuale modifica all’hardware o al software successiva alla cifratura, potrebbe rendere inutilizzabili gli archivi non condivisibili generati fino a quel momento. Tuttavia CZIP X consente – ed è fortemente raccomandata – l’esportazione dei dati hardware: al termine dell’operazione di cifratura, il messaggio di conferma della riuscita dell’operazione presenterà il tasto “Esporta dati hardware“: la pressione di questo tasto indurrà CZIP X a salvare le informazioni utilizzate in un file denominato “HwInfo.czkey“e del quale sarà comunicata la collocazione (variabile in funzione del sistema operativo utilizzato) al termine del salvataggio. Ottenuto il file “HwInfo.czkey”, sarà opportuno spostare quel file in una posizione sicura, possibilmente esterna al dispositivo d’origine, e procedere alla rimozione del file dalla posizione originale. Il file con i dati hardware potrà essere utilizzato su suggerimento di CZIP X, quando si tenterà di decifrare un archivio condivisibile fuori dal dispositivo d’origine (per esempio: quando si tenta di decifrare in Android un archivio generato in Windows 10 su PC desktop); anche inserendo la passphrase corretta, la decifratura fallirà e l’applicazione chiederà se si desidera effettuare un nuovo tentativo usando un file “HwInfo.czkey”. Cliccando “Sì”, CZIP X chiederà di selezionare il file con i dati hardware che si desidera utilizzare per quella decifratura; caricato il file, si potrà re-immettere la passphrase ed eseguire il tentativo di decifratura. Cliccando “No”, se l’archivio è anche di tipo autobloccanteautocancellante, CZIP X procederà alla riduzione del numero di tentativi a disposizione. NOTA: i dati hardware sono esportati in forma crittografata.